Nell'aprile 1204 gli eserciti crociati espugnano, dopo un breve assedio, le mura di Costantinopoli ed entrano in città. Ciò che segue è il saccheggio sistematico, da parte di truppe cristiane provenienti da tutto l’Occidente, della città più illustre e ricca della cristianità stessa. L’episodio, destinato ad avere conseguenze politiche e culturali di portata secolare è, a tutt’oggi, fonte di attrito confessionale fra cattolicesimo e ortodossia. Questa “deviazione” della quarta crociata, che vide l’imbarazzo della Chiesa di Roma e la condanna esplicita del pontefice di allora, Innocenzo III (1198-1216) è un episodio per alcuni versi ancora difficile da spiegare in maniera esaustiva. Fra i protagonisti di tale azione militare è senza dubbio Venezia, le cui ambizioni di controllo politico e commerciale sul Mediterraneo orientale coincidono “felicemente” con l’inarrestabile declino economico dell’impero bizantino sul finire del XII secolo.
Alessandro Taddei è Ricercatore presso il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo, “Sapienza" Università di Roma.
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Indice delle lezioni
01.
1202-1204, La crociata della vergog...