"File:Venus of Willendorf - All sides.jpg" by Bjørn Christian Tørrissen is licensed under CC BY-SA 4.0 Sei uno studente? Hai meno di 26 anni? Scrivi a segreteria@viaggidicultura.com per conoscere le offerte destinate ai più giovani! l corso vuole offrire un panorama organico sulle grandi figure divine femminili delle civiltà del mondo antico.
L’approccio al tema sarà di impianto storico-religioso e antichistico ma presterà particolare attenzione anche alla storia degli studi (a partire dalle formulazioni fenomenologiche relative alla “Grande Madre”) e alle più recenti istanze della ricerca, tanto per gli studi di “gender” quanto per quelli sulle identità divine nei politeismi e nei monoteismi storici.
Questo approccio consentirà anche di raffrontare i nostri concetti del “femminile” con quelli di civiltà altre e più antiche, rispetto alla concezione giudaico-cristiana dalla quale, più o meno coscientemente, dipendiamo nel nostro modo di pensare. Si può ricordare, ad esempio, che nel mondo classico si distingueva la sfera della fertilità da quella del rapporto coniugale, da quella della verginità e prenuzialità e ancora da quella della sessualità. E, prima ancora, le figure di Astarte, Anat, Ishtar, Inanna, Hathor, Iside, che nelle diverse realtà politeistiche realizzano e “deificano” lo statuto femminile con varie e diverse sfumature, funzioni, finalità mitiche e cultuali.
Con S. Ribichini (storico delle religioni e delle civiltà del Mediterraneo antico), F. Iannarilli (egittologa e storica delle religioni), A. Locchi (classicista e storico delle religioni) e M. Rivaroli (storica del Vicino Oriente antico e storica delle religioni).