Bosnia e Erzegovina erano province di imperi dove diverse nazionalità convivevano. Forse non sempre in pace, forse non sempre amandosi, eppure convivevano e hanno convissuto per secoli, non per anni. La Bosnia, provincia ottomana a larga maggioranza musulmana, accolse come profughi i turchi di Serbia e di Macedonia che non riuscirono a riparare in Turchia dopo le guerre balcaniche dell'inizio del XX secolo.
In quasi tutti i centri che visiteremo la componente ottomana è forte. Nelle città/fortezza come Poçiteli, negli spazi urbani (Sarajevo), nelle raffinate e originali moschee (Travnik). Fortissima l'impronta ottomana sull'alimentazione, la pasticceria, il caffè.... Tuttavia, per quanto l'Islam nella sua interpretazione ottomana sia ben rappresentato non è l'unica componente del mosaico bosniaco. Forte è la presenza ebraica (la sinagoga di Sarajevo), quella cattolica e ortodossa...

Stefano Pellò insegna Lingua e Letteratura Persiana all'Università “Ca' Foscari” di Venezia