Il Laos segnato dal corso di un fiume, il Mekong, che ha fatto la sua fortuna e il suo limite. La riva sinistra è uno stretto lembo di terra schiacciato dai monti dell'Annam, il Vietnam. La riva destra è Thailandia: troppo potente e vicina per potere resistere, troppo diversa per accettarla.
Il Laos è: questo uno splendido fiume e i paesaggi che offrono l'illusione di una regione ai margini del tempo.
In realtà il Laos, vera e propria spina dorsale del Sud-est asiatico è una terra transiti. Non si viaggiava in pianura, un tempo. Troppi i rischi di allagamenti, paludi, briganti. Si preferivano i crinali montuosi, col tempo diventati importanti come autostrade.
Il Laos fu l'arteria principale, l'Autostrada del Sole della penisola indocinese. La storia è passata da queste terre, ne ha profondamente mutato gli equilibri e le culture.
Su questi monti l'alleanza tra due popoli pose fine alla confederazione di Funan (II-VII sec. d.C.). Su questi monti gli Khmer diedero vita al primo stato (Chen La). Da questi monti scesero a valle dando inizio alla grande vicenda di Angkor (IX-XIII sec.). Nel XIX sec., il Laos fu parte dell'Indocina francese.
Lungo il basso corso del Mekong si concentrarono chiese, stabilimenti, cittadine. La bèlle colonie sembrò ai francesi data per sempre. Vi si trasferirono a decine di migliaia. Quasi una seconda patria. Infine la guerra del Vietnam, quando il Laos che attraverseremo fu quello percorse dal sentiero di Ho Chi Minh.

Infine l'ingresso in Vietnam. La cittadella di Hué, il museo di Danang, le rovine champa di My Son e - infine - Hoi an. Tutto sommato rimasto anche grazioso nonostante il turismo di massa.

Un viaggio poetico, di silenzi, importante.
Un bel viaggio.