Si è a lungo creduto a una colonizzazione non priva di violenza, mirante all’eliminazione fisica degli abitanti dell’interno o a una loro sottomissione: servi o contadini.
Certamente l’intrusione greca fu netta e spesso accompagnata da distruzioni documentate dagli scavi archeologici. E tuttavia oggi prevale una visione meno drammatica di quel contatto.
I Greci si portarono la loro cultura ma gli indigeni non scomparvero, sopravvissero ancora a lungo. Dando vita a una dinamica nei rapporti tra le due comunità che è oggi oggetto di documentate ricerche e di scoperte di grande interesse.
Una regione da scoprire, oltre i luoghi comuni, segnata anche da studi importanti e generosi, parte dell’evidente - faticosa ma ormai avviata - ripresa di alcune regioni del nostro Sud.